lunedì 20 gennaio 2014

"L'appel du vide" - Rise of Avernus (Aus)

Primo full-lenght per gli australiani Rise of Avernus, questo loro L'appelle du vide.
Una produzione davvero di tutto rispetto che, raccogliendo una lunga serie di suggestioni a cavallo tra doom e progressive metal, offre una prospettiva eclettica rispetto ad un panorama spesso stereotipato.
È dunque una piacevole sorpresa.

L'alternanza della voce maschile più cupa e tendente al growl con quella femminile impostata ed armoniosa, le ritmiche serrate, perfette ma mai eccessivamente intricate e la linea compositiva sinfonica danno vita ad una track-list notevolissima.
"A triptych journey, "Disenchanted" ed "Ethereal blindnes" sono solo i pezzi più in risalto, malgrado il buon impatto di tutte le tracce. Non esistono tuttavia concessioni al tecnicismo, l'album è privo di spunti solisti; l'unico ravvisabile è un inciso di sax (!) in "Embrace the mayem", a conferma dell'originalità della band rispetto agli schemi tradizionali del metal.

L'appelle du vide è presente su Spotify.

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